L’implementazione dell’accordo Basilea 4 comporterà, tra l’altro, l’entrata in vigore degli aggiornamenti relativi a Capital Requirements Regulation (CRR III) e Capital Requirements Directive (CRD VI), con importanti novità che interessano l’intero risk framework delle banche, sotto il profilo del rischio di credito, di mercato e operativo.
Con particolare riferimento al rischio di mercato si prospetta un impatto rilevante per la Fundamental Review of the Trading Book (FRTB): l’insieme di regole e metodologie di calcolo per determinare gli assorbimenti patrimoniali necessari a fronteggiare i rischi connessi alla gestione del trading book e all’oscillazione nei prezzi delle commodities e dei tassi di cambio – ancorché relativi agli asset classificati all’interno del banking book.
Nuovi standard EBA: gli adempimenti
Si tratta di una revisione organica la cui implementazione pratica passa dall’emanazione di nuovi technical standard da parte di EBA (European Banking Authority) i quali – oltre a intervenire nel merito degli approcci e delle logiche di calcolo – espandono anche gli obblighi segnaletici in capo agli intermediari vigilati, che da inizio 2025 saranno tenuti a produrre un articolato set di report in formato XBRL con frequenza trimestrale; indipendentemente dalla periodicità del reporting, le valutazioni dovranno essere performate mensilmente.
La granularità prevista considera la dimensione temporale sino al dettaglio della singola giornata per quanto concerne gli elementi di P&L, ponendo così anche un tema di riconciliazione (questo tema attira l’attenzione anche di altri framework regolamentari, tra cui lo standard BCBS 239: si veda il paper recente sulla risk data aggregation and risk reporting – RDARR). Si ravvisa un peso rilevante del nuovo requisito informativo anche con riferimento a breakdown e risultati di calcoli intermedi rispetto al dato aggregato che veniva richiesto dal framework precedente.
L’estensione verso le imprese di investimento
Si noti come la crescente sensibilità agli aspetti prudenziali non sia una prerogativa esclusiva del settore bancario: anche nel contesto degli intermediari finanziari e delle imprese di investimento in particolare, le nuove regolamentazioni IFD (Investment Firms Directive )/ IFR (Investment Firms Regulation) parimenti riconoscono alla Fundamental Review of the Trading Book un ruolo che progressivamente evolve da requisito di disclosure a criterio regolamentare per determinare il livello di patrimonializzazione dell’azienda.
Soffermandosi sulle ragioni che possono aver spinto il regolatore a intervenire su queste tematiche, si intuisce la volontà di spingere banche e intermediari finanziari a operare in modo sempre più oculato, contemperando la redditività derivante dalle attività sui mercati con richieste di patrimonializzazione che disincentivano politiche eccessivamente aggressive, contribuendo così a una maggiore stabilità del sistema finanziario nel suo complesso.
La soluzione Irion: modello di calcolo FRTB
I modelli di calcolo prevedono l’impiego di algoritmi di tipo statistico (es. prodotti matriciali, analisi di correlazione) applicati a grandi moli di dati, e richiedono il superamento degli strumenti di produttività individuale – che in questo contesto evidenziano tutti i loro limiti. Metodologie semplificate sono applicabili al verificarsi di determinate condizioni, ma potrebbero rivelarsi penalizzanti sotto il profilo del requisito patrimoniale da rispettare per chi deciderà di adottarle.
All’epoca della prima versione dell’FRTB nel 2019, Irion ha realizzato una Soluzione che implementa un sofisticato modello di calcolo nato da un’iniziativa progettuale sviluppata per Mediobanca. Ai fini del successo dell’iniziativa si è rivelata fondamentale un’integrazione sinergica di SQL con il linguaggio R e una copertura del modello funzionale che si estende oltre il rischio di mercato, per includere gli elementi del rischio di controparte necessari al fine di completare il quadro di analisi richiesto dal risk framework di Mediobanca.